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Onosandro Platonico dell’ottimo capitano generale – Venezia, Gabriele Giolito de’ Ferrari, 1546 – Prima edizione

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Prima edizione italiana del celebre trattato militare di Onosandro Platonico, tradotto in elegante volgare da Fabio Cotta. Un’opera che fonde filosofia platonica e disciplina militare romana, in un prezioso testimone dell’ideale rinascimentale del comandante virtuoso.

Onosandro (Ἀνόσανδρος), detto “Platonico”

Onosandro Platonico dell’ottimo capitano generale, et del suo uficio, tradotto di greco in lingua volgare italiana per Messer Fabio Cotta nobil romano.

Venezia, Gabriele Giolito de’ Ferrari, 1546 (M.D.XLVI).

  • Editore: Gabriele Giolito de’ Ferrari, Venezia.
  • Marchio tipografico: Fenice che rinasce dalle fiamme, con il motto “De la mia morte eterna vita io vivo”.
  • Particolarità: Prima edizione in italiano del trattato greco, raro esempio di editoria militare precoce nella tradizione europea.
  • Formato: In quarto (cm 15 x 22), carattere romano corsivo, numerosi capolettera figurati incisi di notevole eleganza.
  • Pagine: 48 numerate + 1 non numerata (bianca).
  • Legatura: Pergamena floscia coeva, tracce di legacci.
  • Manoscritto sulla copertina: “Vox di Longovardi 1586 In silentio et spe Paulus Madritcha” (da interpretare: forse un precedente proprietario legato a studi di storia longobarda o a un convento).
  • Stato di conservazione: Ottimo stato strutturale; carte forti e fresche, alone marginale alle ultime carte senza compromissioni.

✦ Autore: Onosandro Platonico

Note biografiche estese:
Onosandro (Ἀνόσανδρος), detto “Platonico” per la sua adesione al pensiero filosofico di Platone, fu un filosofo e teorico militare greco vissuto tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. È noto esclusivamente per il trattato Strategikos (“Il comandante perfetto”), dedicato a Quinto Veranio, console romano sotto Tiberio. La sua opera non è un manuale tecnico, ma un compendio morale e filosofico sull’ideale del generale virtuoso: coraggio, prudenza, giustizia, moderazione sono le qualità che egli esalta. Onosandro appartiene a quella linea culturale che fonde la filosofia greca con l’esperienza militare romana, destinata a influenzare la teoria militare europea fino all’età moderna.

✦ Analisi dei due Ex Libris:

  • Ex Libris 1: Nave a vela su mare mosso con motto latino. È un ex libris primo Novecento (circa 1900-1920) inciso in xilografia o calcografia, di gusto liberty, probabilmente commissionato da un bibliofilo privato amante dei testi antichi e marittimi.
  • Ex Libris 2: Leone di San Marco rampante accanto all’evangelario, sormontato da tre teste coronate. Sigla “M.B.” e motto “TI CO NU CO NU TI” (anagramma forse interpretativo: “Ti conosco, conosco te”). Probabile arma o ex libris veneziano settecentesco/ottocentesco, legato a una famiglia patrizia o collezionista della Serenissima.

✦ Contesto storico e autoriale:

Il 1546 è l’anno di pieno vigore per l’editoria veneziana, dominata da famiglie di librai-editori come i Giolito, che si specializzarono nella traduzione di testi classici. Il Strategikos di Onosandro venne tradotto in volgare per rispondere al crescente interesse rinascimentale verso l’educazione militare del gentiluomo. Siamo in un’epoca di guerre continue: il trattato di Onosandro, pur teorico, diventa una guida morale per i comandanti e rientra a pieno titolo tra i “manuali specchio” del buon principe o governante, accanto a Machiavelli e Guicciardini.

✦ Trascrizione capitolo “Delle Guardie Notturne” (pag. 21):

DELLE GUARDIE NOTTURNE
Nel tempo della notte si donano ordini a molti guardiani: de’ i quali alcuni vegghino, & altri nelle in luogo di riposo attendano, comandando che se riposino, percioche i soldati non devono esser astretti a far le guardie vegghiando più di quello che la natura può comportare; & quinci si promettano di star in agguato tutta la notte. Che la soavità del sonno veramente puote occupar l’uomo contra sua voglia, mettendosi e sembrando sé medesimi in abbandono, consentendolo la natura istessa.
Così quando alcuna spia intenda far la guardia, percioche lo farà a sedere & offusicherà a poco a poco le forze. Faranno dunque all’incontro lo star diritto, & in piedi, tenere altui l’animo desto. Coloro, i quali faranno adattati per tale arte, studiano adunti il campo, osservano alquanto più lontano, & facciano fochi alquanto lontani, che possano veder da lunge coloro, che per avventura anderanno in quelle parti.
Onde il fuoco risplendendo, da qual si feriscono potranno esser veduti da la luce all’incontro: & in questo modo i nemici assai facilmente potranno non venir nelle mani delle guardie.

✦ Trascrizione capitolo “Della Modestia che il Capitano ha da usar dopo la guerra” (pagina finale):

DELLA MODESTIA CHE IL CAPITANO HA DA USAR DOPO CHE SARÀ FINITA LA GUERRA.
Dopo che la impresa sotto il tuo governo felicemente sarà fatta & finita di modo, che compiuta la guerra tu habbi libertà di dar fine a tutte le cose; non ti voler mostrare superbo & severo, ma più tosto umile, piacevole, & benigno, & conseguentemente a tutti amabile.
Percioche quelle cose prime partorir sono invidia; & queste inducono emulatione & affettione. La invidia veramente è il haver dolore del bene altrui: et la emulatione è il desiderio d’imitar l’altrui virtù. A dunque l’uomo di buon animo sarà non solamente ottimo duce della patria & delle genti armate; ma anchora savio Capitano, diligentissimo custode & governatore in accrescer la sua gloria & in conservarla perpetuamente senza pericolo alcuno.

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