Analisi approfondita del Manoscritto
Titolo: Scuola Monacale e Lettere Spirituali
Autore: Copista Francescano non identificato, riproduzione di un testo ascrivibile a Fra Francesco Moro da Monte Granaro
Datazione: circa 1690-1720 (copia di testo originario del 1592)
Luogo di produzione: Bologna o area emiliana
Descrizione fisica:
- Manoscritto cartaceo, formato in-4° (circa 265 x 1950 mm)
- Pagine: (2), 88 non numerate, scritte al retto e al verso
- Legatura: Cartonato flessibile rivestito con carta decorata a rilievo, motivo floreale a stampa policroma in rosso e verde. Tipica della produzione bolognese di fine XVII secolo. Minuscolo rettangolo al dorso con riportato in antica grafia il nome di Francesco Moro.
- Controcoperta: Carta decorativa a stampiglia con motivi a fiorellini rossi, tipica della manifattura emiliana tardo seicentesca.
- Tagli: Marmorizzati a spruzzo, in tonalità rosso-bruno e nero.
- Filigrana: Corona sormontata da elemento cruciforme o gigliato, tipica delle cartiere bolognesi e venete tra il 1690 e il 1720.
Contenuto:
- Dedica di Simon Carlasca alla suora Timotea Paselli, datata 1 giugno 1592.
- Dedica di Fra Francesco Moro da Monte Granaro alla Reverenda Suor Orsola Mora.
- Trattatello “Scuola Monacale”: opera didattico-spirituale a forma di dialogo tra “Maestra” e “Discepola”.
Struttura del trattato:
- Maestra e Discepola
- Povertà
- Castità
- Ubbidienza
- Coro (capitolo esteso)
- Refettorio
- Dormitorio
- Silenzio
Estratto dal capitolo “Castità”:
Discepola: Madre mia, che cosa è la Castità?
Maestra: Figlia diletta, la Castità è una virtù per la quale l’anima, e il corpo si conservano mondi da ogni sozzura di peccato carnale.
Discepola: Perché la Castità è così stimata nella religione?
Maestra: Perché ella fa l’anima simile agli Angeli, che sono purissimi spiriti.
Discepola: E in che modo si può conservare la Castità?
Maestra: Con la fuga delle occasioni, con la mortificazione dei sensi, e con l’ardente amore di Dio.
Discepola: Quale è maggiore, la Castità della vedova, o quella della vergine?
Maestra: La Castità della vergine è più eccellente, perché non ha conosciuto macchia alcuna.
Discepola: Madre, mi potete recare esempio di sante vergini?
Maestra: Figlia, sono molte, come Sant’Agnese, Santa Cecilia, Santa Lucia, Sant’Emerenziana, che furono vergini e martiri.
Discepola: Che vantaggio riceve l’anima vergine nel cielo?
Maestra: Ella riceve una corona di gloria più splendente, ed è più vicina al trono di Dio.
Lingua: Italiano volgare tardo seicentesco, con registro devozionale e retorica ecclesiastica.
Osservazioni:
- Il manoscritto è in ottimo stato conservativo.
- L’apparato grafico ordinato e la scrittura regolare confermano un uso interno conventuale.
- L’origine cinquecentesca di parte del contenuto è testimoniata dalla dedica di 1592.
- L’intera opera è una copia settecentesca di testi spirituali preesistenti.
Ipotesi di provenienza: Il manoscritto è verosimilmente legato all’ambiente francescano osservante bolognese, destinato alla formazione delle giovani monache in ambito claustrale.
Approfondimento: Fra Francesco Moro da Monte Granaro e il contesto bolognese Fra Francesco Moro da Monte Granaro, frate minore osservante, fu attivo tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo. Operò come predicatore e maestro di novizi nella provincia emiliana, promuovendo la disciplina claustrale post-tridentina. L’opera “Scuola Monacale” riflette il suo impegno educativo verso le giovani religiose.
Simon Carlasca: Figura minore, probabilmente il committente laico devoto, che trasmise o commissionò la stampa del testo spirituale a beneficio di conventi bolognesi. La dedica a Suor Timotea Paselli (1592) suggerisce il desiderio di conservare e tramandare insegnamenti spirituali tradizionali.
Nota sulla filigrana: La presenza di una filigrana con corona, elemento diffuso nella produzione cartaria bolognese e veneta tra il 1690 e il 1720, conferma pienamente la datazione materiale del manoscritto. Ne risulta così una copia accurata e preziosa di un testo devozionale originariamente composto nel tardo Cinquecento.
Nota conclusiva: La “Scuola Monacale” si configura come un trattato di formazione religiosa di grande interesse storico, che testimonia il passaggio dei valori monastici dal rigore cinquecentesco alla codificazione educativa del primo Settecento, attraverso la tradizione manoscritta conventuale.