Eschilo
Orestiade. Traduzione di Pier Paolo Pasolini
A cura dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico per le Rappresentazioni Classiche nel Teatro Greco di Siracusa 19 maggio – 5 giugno 1960 (S. T. E. U. [STEU] Stabilimento Tipografico Edit. Urbinate, Urbino il 30 aprile1960
Volume in 4° (cm. 14,8 x 21,5), pagine: 173, (3), su fine carta vergellata, prima edizione. Qui per la prima volta a stampa il testo della controversa versione pasoliniana dell’«Orestiade» di Eschilo, ovvero la trilogia più importante del primo poeta tragico della storia. Brossura editoriale risvolti sporgenti color crema a far da cornice a fondo rosa antico incorniciato da filetto scuro, elegante illustrazione al piatto superiore, titoli al piatto superiore e al dorso, ultima di copertina con impressione del prezzo (Lire 800). Copia da grande collezione, fresca e pulita.
✦ Autore con note biografiche estese
Eschilo (Eleusi, 525 a.C. circa – Gela, 456 a.C.) è considerato il padre della tragedia greca. Combattente a Maratona, mise in scena tragedie dense di pathos e profondità religiosa e morale, tra cui spicca la trilogia dell’Orestiade, che esplora il ciclo della vendetta e la nascita della giustizia.
Pier Paolo Pasolini (Bologna, 1922 – Ostia, 1975) fu poeta, romanziere, cineasta e intellettuale scomodo. Traduce l’”Orestiade” nel 1960 per le rappresentazioni classiche di Siracusa, reinterpretandola alla luce del proprio pensiero politico e antropologico.
✦ Opera
Orestiade di Eschilo, traduzione di Pier Paolo Pasolini. Comprende: Agamennone, Coefore, Eumenidi.
✦ Edizione
A cura dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico (INDA), per le Rappresentazioni Classiche nel Teatro Greco di Siracusa (19 maggio – 5 giugno 1960). Urbino, S.T.E.U. (Stabilimento Tipografico Edit. Urbinate), stampato il 30 aprile 1960. Volume in 4° (cm 14,8 × 21,5), pp. 173, (3), su pregiata carta vergellata. Brossura editoriale con risvolti crema e copertina rosa antico illustrata. Prezzo originario: Lire 800.
✦ Approfondimento sulla questione pasoliniana
Questa traduzione è al centro di una delle prime controversie estetico-politiche attorno all’opera di Pasolini. L’autore reinterpreta Eschilo con un linguaggio basso, «popolare», vicino al dialetto, e carica la trilogia di significati contemporanei. L’elemento rivoluzionario della giustizia che sostituisce la vendetta diventa metafora di una trasformazione antropologica e politica. Il testo ebbe una ricezione complessa: innovativo per la critica teatrale, fu accusato da alcuni di profanazione della classicità. È oggi considerato una tappa fondamentale della sua produzione drammaturgica.
✦ Contesto storico e autoriale
La pubblicazione avviene in un periodo cruciale del teatro italiano. Le rappresentazioni classiche dell’INDA a Siracusa erano tra i massimi eventi culturali del tempo. La collaborazione di Pasolini segnò un rinnovamento radicale nel modo di intendere la tragedia classica: l’antico dialogava con la modernità senza mediazioni accademiche.
✦ Elementi bibliografici e collezionistici rilevanti
Prima edizione a stampa del testo pasoliniano, non ristampata nell’immediato. Le copie in brossura originale ben conservate sono rare. La raffinata veste editoriale è parte integrante del progetto culturale: impaginazione, illustrazione e scelta dei materiali riflettono la qualità della pubblicazione.