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Luigi Motta – L’Isola di Ferro – Milano, Edizioni S.A.D.E.L., 1935

35,00 

La S.A.D.E.L. (Società Anonima Distribuzione Editoriale Libraria) è stata una casa editrice italiana attiva principalmente negli anni ’40 del XX secolo. La sua produzione si concentrava su opere letterarie e artistiche, con pubblicazioni che spaziavano dalla narrativa all’arte.

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Motta Luigi
L’Isola di Ferro

Milano, Edizioni S.A.D.E.L., 1935

Volume in 8°, pagine 187, (5), alcune Tavole in bianco e nero. Edizione S.A.D.E.L., 1935 dal 1° al 5° migliaio. Rilegato in mezza tela rossa con copertine originali, all’interno conservato anche il dorso editoriale. Legatura forte e salda di tipo artigianale che garantisce la piena fruibilità del contenuto, pagine interne con lievi arrossamenti ai margini, è buona copia.

Luigi Motta (1881-1955) è stato uno scrittore italiano noto soprattutto per i suoi romanzi d’avventura, spesso considerato un erede e imitatore di Emilio Salgari. Come Salgari, Motta scrisse racconti esotici e d’azione, ambientati in luoghi lontani e caratterizzati da trame avvincenti, personaggi eroici e una forte componente di fantasia.

Caratteristiche della sua opera

  • Influenza di Salgari: Motta iniziò la sua carriera letteraria seguendo lo stile di Salgari, tanto che alcuni dei suoi primi romanzi furono pubblicati come continuazioni delle opere salgariane.
  • Esotismo e avventura: I suoi racconti spesso si svolgevano in contesti esotici, come l’Asia, l’Africa e l’America Latina, e presentavano lotte tra eroi temerari e spietati nemici.
  • Fantascienza e romanzi tecnici: A differenza di Salgari, Motta introdusse elementi di proto-fantascienza e avventure legate alle innovazioni tecnologiche, ispirandosi in parte a Jules Verne.
  • Nazionalismo: Come molti scrittori del suo tempo, nelle sue opere si possono trovare accenti patriottici e una visione del mondo influenzata dalle ideologie dell’epoca.

Sebbene oggi non sia noto come Salgari, Luigi Motta ha contribuito a mantenere viva la tradizione del romanzo d’avventura in Italia, con uno stile che unisce il gusto per l’azione alla passione per l’ignoto e la scoperta.

L’“Isola di Ferro” è uno dei romanzi più interessanti e rientra tra le sue opere più avventurose e ricche di elementi tecnologici, mostrando l’influenza sia di Emilio Salgari che di Jules Verne.

Trama

La storia ruota attorno a un’isola misteriosa, denominata appunto “Isola di Ferro”, che cela segreti straordinari e pericolosi. L’isola, come suggerisce il titolo, non è una semplice terra emersa ma nasconde avanzate tecnologie, tra cui potenti macchine e armi avveniristiche. Gli eroi della vicenda si trovano a dover affrontare nemici temibili, tra cui scienziati folli e tiranni che cercano di sfruttare le risorse e i misteri dell’isola per scopi malvagi. Il romanzo mescola esplorazione, avventura, intrighi e scoperte scientifiche, offrendo un ritmo serrato e momenti di grande suspense. L’ambientazione ricorda i classici scenari salgariani, con luoghi esotici e pericolosi, ma arricchiti da elementi tecnologici che anticipano la fantascienza.

Temi principali

  • Esplorazione e avventura: Tipica della narrativa di Motta, con eroi coraggiosi che sfidano ambienti ostili.
  • Tecnologia avanzata: L’Isola di Ferro rappresenta una sorta di laboratorio futuristico, un elemento che distingue Motta da Salgari e lo avvicina a Verne.
  • Conflitto tra bene e male: Il romanzo segue il classico schema dell’eroe che si oppone a poteri malvagi pronti a sfruttare la scienza per scopi oscuri.
  • Nazionalismo e valori eroici: Presenti in molte opere di Motta, in linea con l’epoca in cui scriveva.

Stile e influenza

“Isola di Ferro” si distingue per la narrazione incalzante e l’uso di un linguaggio accessibile ma evocativo, con descrizioni dettagliate che immergono il lettore nell’azione. Il romanzo può essere considerato un precursore della fantascienza avventurosa italiana, mescolando il gusto per il mistero con l’entusiasmo per il progresso tecnologico.

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