Joannes de Ianduno
In libros Aristotelis De Coelo et Mundo quae extant Quaestiones subtilissimae.
Venezia, Apud Iuntas Giunti, 1552
Volume in folio (ca. cm 23,5 x 32,5), carte: (3 bianche), (8), 95, (3), prima edizione. Marca tipografica dei Giunti al frontespizio e al colophon. Testo in carattere romano su due colonne, con ricco apparato di note marginali, capilettera ornati, segnatura e richiami. Legatura coeva in piena pergamena rigida, con titoli manoscritti al dorso, tracce di legacci.
Il volume è illustrato da diverse figure xilografiche nel testo, tra cui:
- un uomo inscritto in un cerchio con indicazione dei punti cardinali e dei poli terrestri, a illustrazione della cosmologia aristotelica;
- un diagramma logico con la classificazione dei modi dell’essere (Semper ens, Non semper ens, ecc.), legato alla dialettica degli opposti;
- un disegno di uomo seduto inscritto in cerchio, probabile metafora dello stato contemplativo o naturalistico dell’anima;
- e una raffigurazione del sistema tolemaico delle sfere celesti, con orbite concentriche e simboli zodiacali.
📌 Descrizione
Si tratta della rara prima edizione delle Quaestiones di Giovanni da Jandun sui libri De Coelo et Mundo di Aristotele, pubblicata a Venezia dai Giunti nel 1552. Il commento, scolastico e sistematico, analizza il pensiero aristotelico in chiave averroista, con ampia trattazione dei principi del moto, della sfera celeste, dei poli e delle relazioni tra cosmologia e antropologia. Il volume, completo in sé, costituiva la prima parte di un progetto editoriale più ampio, ma che veniva anche commercializzato separatamente, come in questo caso.
📌 Illustrazioni
Le figure xilografiche costituiscono uno degli aspetti più notevoli dell’opera, sia per la loro qualità grafica che per il contenuto simbolico. In particolare, la figura dell’uomo inscritto nel cerchio, che richiama l’Uomo Vitruviano, funge da rappresentazione del microcosmo umano in relazione all’orientamento cosmico. L’immagine delle sfere celesti è un classico esempio di cosmografia tolemaica, molto diffusa nei commentari scolastici del periodo.
📌 Conservazione
Ottimo stato di conservazione. Legatura coeva integra, interno fresco con carta spessa e margini ampi. Le incisioni risultano ben nitide. Completo del colophon con la marca dei Giunti, indice e registro.
📌 Rarità
Molto raro in questa configurazione autonoma e completa. L’interesse iconografico ne accresce la rilevanza per collezionisti di scienza antica, filosofia e libri illustrati.