AA.VV.
Francesco Messina. Profilo per immagini di un artista.
Torino, Albra, 1973
Cartonato telato con titolo in argento alla copertina, sovraccoperta illustrata in bianco e nero, cofanetto in cartone, dimensioni cm. 25 x 32,5 pagine 158, (4), totalmente illustrato. Presente dedica a Aldo Aniasi con firma del Maestro Francesco Messina. Qualche piccolo restauro alla sovraccoperta ben eseguito per il resto volume fresco di stampa.
Francesco Messina nasce a Linguaglossa (Catania) da genitori siciliani e muore a Milano nel 1995. Crebbe e studiò a Genova, dove visse fino all’età di trentadue anni. Completò i suoi studi visitando i più grandi musei d’Europa. Nel periodo tra il 1926-29 partecipa alle grandi esposizioni del gruppo artistico «Il Novecento Italiano», a Milano. Dal 1932 l’artista visse e lavorò a Milano (insegnò all’Accademia di Brera dal 1934 al 1971 e nel 1936 è nominato Direttore di tutte le scuole d’arte). Nel 1947 fece una grande esposizione di scultura e grafica a Buenos Aires, nella Galleria Muller dove riscuote uno straordinario successo di critica e di pubblico. Nel 1949 espone alla grande mostra collettiva “3rd Sculpture International” organizzata dalla Fairmount Park Association di Philadelphia (Usa), cui partecipano maestri come Arp, Brancusi Epstein, Giacometti Laurens, Marino Marini e Picasso. Il busto di Giacomo Puccini per il Teatro alla Scala di Milano è del 1956, mentre tra il 1961-62 scolpisce a Pietrasanta (Lucca) il grande monumento marmoreo a Santa Caterina da Siena, Patrona d’Italia, che viene collocato sugli spalti di Castel Sant’Angelo a Roma. Poi esegue il grande monumento a Pio XII per la Basilica di San Pietro in Roma (1963) e nello stesso anno il busto di Pietro Mascagni, sempre per il Teatro alla Scala. Nel 1966 modella il grande Cavallo morente per il Palazzo della Radiotelevisione Italiana di Roma e tra il 1968-71 progetta e realizza una monumentale Via Crucis e scolpisce in marmo di Carrara una grande Madonna con Bambino per la cittadina di San Giovanni Rotondo sul Gargano. E’ del 1974 il busto di Ranieri III, Principe di Monaco, mentre nel 1977 nel Museo Civico di Lugano viene accolta la «Donazione Messina» di scultura e grafica, disposta in quattro sale. Nel 1978 il Museo Puskin di Mosca e l’Ermitage di San Pietroburgo dedicano delle sale in permanenza ad un gruppo di opere fra le più importanti del Maestro. Nel 1980 modella la statua Resurrezione di Cristo, di 6 metri di altezza, quale conclusione della Via Crucis di San Giovanni Rotondo. In giugno-luglio 1984 hanno luogo due mostre a Vienna, una di scultura e una di disegni, rispettivamente al Theseus Tempel (Kunsthistoriches Museum) e alla Graphische Sammlung Albertina. Nel 1991 in occasione del “Premio Ettore Majorana-Scienza per la pace” è stata consegnata una piccola scultura del Maestro Messina “Efebo Erice”. Sue opere si trovano in collezioni private ed in musei europei, americani, sudafricani. L’Accademia di Belle Arti di Tokyo e il Museo di Hakone della città di Nagoya acquisì grandi opere. Ebbe molteplici altri riconoscimenti artistici sia dalla critica che dai più grandi musei ed esposizioni mondiali.
Aldo Aniasi (Palmanova, 31 maggio 1921 – Milano, 27 agosto 2005) è stato un partigiano e politico italiano. Partecipò alla lotta di liberazione nelle file delle Brigate Garibaldi organizzate dal Partito Comunista Italiano, prendendo il nome di battaglia di Iso Danali (anagramma imperfetto del suo vero nome, più noto come Comandante Iso). Dopo la Seconda guerra mondiale entrò in politica. Abbandonate le posizioni del PCI, militò prima nella corrente riformista del PSI, poi nel PSDI e successivamente nuovamente nel PSI. Ebbe una brillante carriera politica: consigliere comunale di Milano dal 1951, fu quindi assessore e, a partire dal 1967, sindaco del capoluogo lombardo, guidando così la prima giunta di sinistra dopo quella destituita dai fascisti nel 1922.