Edmé-Sébastien Jeaurat
Traité de perspective à l’usage des artistes. Où l’on démontre géométriquement toutes les pratiques de cette science, & où l’on enseigne, selon la méthode de M. le Clerc, à mettre toutes sortes d’objets en perspective, leur réverbération dans l’eau, & leurs ombres, tant au soleil qu’au flambeau.
Paris, Quai des Augustins, Chez Charles-Antoine Jombert, 1750
Descrizione bibliografica:
Un volume in 4° (ca cm. 19,5 x 25,5), pagine VI, (2), 240, (2), (2). Prima e unica edizione. Legatura coeva in pieno marocchino, dorso a cinque nervi con titoli e fregi dorati entro tassello marrone chiaro, tagli rossi. Esemplare ben conservato, completo e marginoso, con minimi segni del tempo.
Apparato iconografico:
Opera di notevole pregio per accuratezza editoriale e ricchezza illustrativa: include una vignetta xilografica allegorica sul frontespizio, due testatine incise da Pierre Soubeyran, 72 grandi culs-de-lampe rococò incisi da Pierre-Edmé Babel e 129 tavole incise a piena pagina (di cui 19 ripetute, come previsto), molte delle quali affiancate al testo per una consultazione sinottica, secondo un progetto didattico attentamente studiato.
Nota sull’autore e sull’opera:
Edmé-Sébastien Jeaurat (1725–1803), artista, architetto e in seguito astronomo, fu ingegnere-geografo del re di Francia, formatosi nelle arti figurative e premiato con medaglia dall’Académie royale de peinture et de sculpture. Questo trattato, che rappresenta la sua unica pubblicazione artistica, fu redatto in gioventù, prima della sua svolta scientifica. L’opera riflette una formazione rigorosa in campo matematico e figurativo e costituisce una sintesi metodica e aggiornata della teoria e prassi della prospettiva lineare nel Settecento.
Articolata in 34 problemi e 116 lezioni, è uno strumento didattico di straordinaria chiarezza, destinato a pittori, incisori, architetti, decoratori, progettisti e matematici. Tra gli aspetti trattati: la resa geometrica delle ombre, il calcolo della distanza e delle fughe, la rappresentazione dell’acqua e della luce, le rifrazioni, le architetture complesse e gli effetti di profondità in interni e paesaggi.
Le tavole introducono figure umane per chiarire l’altezza dell’occhio e la posizione del punto di vista, secondo il metodo di Sébastien Le Clerc. Nelle tavole successive si sviluppano costruzioni prospettiche sempre più articolate, culminando in ardite proiezioni architettoniche e vedute tridimensionali.
Nota didascalica:
Capolavoro della trattatistica artistica settecentesca, il Traité de perspective di Jeaurat si distingue per l’integrazione perfetta tra teoria matematica, applicazione geometrica e didattica visiva. Le tavole prospettiche, accompagnate da apparati ornamentali in stile rococò, costituiscono un unicum editoriale in cui l’efficacia scientifica si sposa a un gusto figurativo squisitamente francese. La stampa, curata dall’illustre libraio del re Charles-Antoine Jombert, contribuisce a definire l’eccellenza editoriale della Parigi dell’Ancien Régime. Le incisioni di Pierre-Edmé Babel sono tra le più raffinate mai realizzate per un trattato artistico, e conferiscono all’opera un valore sia tecnico che decorativo.