Alamanni Luigi, Rucellai Giovanni, Redi Francesco
La Coltivazione di Luigi Alamanni. Le Api di Giovanni Rucellai. Bacco in Toscana di Francesco Redi. Edizione formata sopra i Testi indicati nel seguente Avviso
Venezia, Vitarelli, 1812
Volume in 24° (ca. cm.12,5 x 9), pagine: (VIII), 360, (2), ritratto di Luigi Alemanni in antiporta. Volume contenente 3 opere, piuttosto raro. Elegante legatura coeva in mezza pelle marrone con fregi e titoli dorati entro tassello rosso, ben legato, carte fresche e forti, tagli rossi. Minimi segni del tempo per questa fresca copia degna di una grande collezione.
✦ GLI AUTORI
Luigi Alamanni (Firenze, 1495 – Amboise, 1556) fu poeta, umanista e diplomatico. Figlio dell’ambiente repubblicano fiorentino, visse parte della sua vita in esilio a causa delle sue posizioni politiche. Fu autore di poesie, satire e soprattutto della Coltivazione, poema didascalico in versi ispirato a Virgilio, incentrato sull’arte dell’agricoltura e della vita rurale, che compose in Francia alla corte di Francesco I, di cui fu poeta di fiducia. Giovanni Rucellai (Firenze, 1475 – 1525), appartenente a una delle più importanti famiglie della nobiltà fiorentina, fu autore del poema Le Api, composto in versi sciolti secondo il modello virgiliano della Georgica. Opera erudita, raffinata, colta e naturalistica, si inserisce pienamente nel contesto della poesia didascalica rinascimentale.
Francesco Redi (Arezzo, 1626 – Pisa, 1697) fu scienziato, medico e poeta. Celebre per i suoi esperimenti pionieristici nel campo della biologia, fu autore del Bacco in Toscana, capolavoro letterario in cui unisce gusto barocco, erudizione e ironia celebrando i vini toscani e la gioia del convivio. L’opera è un esempio brillante di poesia giocosa e burlesca di alto livello letterario.
✦ LE OPERE
La Coltivazione, poema di Luigi Alamanni in sei libri, è il più significativo contributo italiano al genere della poesia agricola. Ispirata alle Georgiche virgiliane, essa esalta la vita semplice e operosa dei campi in contrapposizione agli eccessi della città e della politica corrotta.
Le Api di Giovanni Rucellai riprendono anch’esse la tradizione virgiliana, declinando il modello classico in chiave rinascimentale, con un linguaggio nobile e grande attenzione agli aspetti simbolici e allegorici del mondo naturale.
Bacco in Toscana di Francesco Redi è un componimento celebrativo e burlesco in cui il dio Bacco loda i vini della Toscana e ne sbeffeggia quelli di altre regioni. L’opera è anche un elogio della convivialità, della poesia e dell’identità culturale toscana, e rappresenta una delle vette della poesia giocosa seicentesca.
✦ L’EDIZIONE
Stampata a Venezia nel 1812 dall’editore Vitarelli, questa raccolta propone un trittico di opere di alto valore letterario e culturale, tutte legate alla tradizione della poesia didascalica e celebrativa. L’edizione è formata sui testi originali, come indicato nell’Avviso introduttivo, e include un ritratto inciso di Luigi Alamanni in antiporta.
Il volume è stampato in formato 24°, misura tascabile ma curata, e presenta una legatura coeva in mezza pelle marrone con fregi e titoli dorati su tassello rosso, tagli rossi, carte fresche. L’esemplare si distingue per eleganza e sobrietà, in linea con l’estetica neoclassica dell’epoca.
✦ CONTESTO STORICO E AUTORIALE
All’inizio dell’Ottocento, in pieno clima pre-risorgimentale e neoclassico, si assiste a una riscoperta e ristampa dei grandi autori della letteratura didascalica e morale del passato. Le opere di Alamanni, Rucellai e Redi vengono proposte come modelli sia per la forma (verso sciolto, latino-italiano) sia per i contenuti (elogio del lavoro, della natura, della temperanza).
Questa raccolta pubblicata a Venezia nel 1812 riflette la volontà di recuperare un canone poetico italiano che coniughi cultura umanistica e valori civili, in un’epoca in cui il dibattito letterario si interseca con la costruzione di una nuova identità nazionale.
✦ ELEMENTI BIBLIOGRAFICI E COLLEZIONISTICI RILEVANTI
- Opera composita che riunisce tre autori rappresentativi della cultura fiorentina e toscana tra Quattrocento e Seicento.
- Formato compatto ma elegante (24°), pensato per la lettura personale e colta.
- Rarità: questa edizione Vitarelli del 1812 è poco comune e difficilmente reperibile completa e in buono stato.
- Presenza del ritratto inciso in antiporta (Alamanni), dettaglio iconografico non sempre conservato.
- Legatura coeva di pregio, ben conservata, con fregi dorati e tagli rossi.
💡 Valorizzabile in contesti bibliofili legati alla poesia toscana, alla cultura umanistica e alla letteratura giocosa e didascalica.