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Carlo Antonio Pilati – Nuovo progetto d’una riforma d’Italia – Londra, 1786

500,00 

Rarissima edizione completa del Nuovo progetto d’una riforma d’Italia, manifesto anticlericale e riformista dell’Illuminismo italiano. Pubblicata a Londra in tre volumi, è impreziosita da una raffinata legatura coeva in pergamena con tagli policromi. Esemplare di grande rilevanza storica e bibliografica.

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Carlo Antonio Pilati

Nuovo progetto d’una riforma d’Italia, ossia Dei mezzi di liberar l’Italia dalla tirannia de’ pregiudizi e della superstizione; col riformarne i pi cattivi costumi e le più perniciose leggi. Terza Edizione arricchita di rilessioni di note , di pezzi di Storia e di Poesia che rendono l’opera molto più interessant. (Divit lucem a tenebris I. Genesis. IV).

Londra, Appresso C. Thompson, 1786

3 volumi in 16° (ca. cm.16,5 x 10,5), pagine: (2), 234 ma errata 324, (2) – (2), 300, (2) – (2),358, (4). L’opera completa in 3 volumi rarissima da reperirsi sul mercato si presenta in un elegante legatura coeva in piena pergamena con fregi, titoli dorati e tasselli s numerare i volumi sempre incorniciati e dorati, i volumi sono sani, ben legati, carte fresche e forti, tagli policromi. Minimi segni del tempo per questa copia degna di una grande collezione.

✦ L’AUTORE

Carlo Antonio Pilati (1733 – post 1802), originario del Trentino, fu un pensatore riformista, giurista e scrittore tra i più radicali dell’Illuminismo italiano. Di formazione giuridica e letteraria, operò in diversi ambienti culturali europei, in particolare a Vienna, Parigi, Amsterdam e Londra, dove trovò un clima più favorevole alla pubblicazione delle sue opere, spesso censurate in patria per il loro spirito apertamente laico, anticlericale e antifeudale. Pilati fu in contatto con figure di spicco del riformismo settecentesco, e la sua opera si inserisce a pieno titolo nella linea dei pensatori che, pur italiani di nascita, operarono in esilio o in contesti “esteri” per poter esprimere liberamente le proprie idee. Dalla critica del diritto canonico alla denuncia del potere temporale della Chiesa, dal disprezzo per l’ignoranza giuridica e amministrativa dei governi italiani alla promozione della tolleranza religiosa, Pilati si pose come lucido e scomodo testimone della decadenza politico-sociale della Penisola.

✦ L’OPERA

Il Nuovo progetto d’una riforma d’Italia è uno degli scritti più ambiziosi e corrosivi dell’Illuminismo italiano. Sotto forma di trattato politico e morale, il testo espone un programma organico per liberare l’Italia dalla “tirannide dei pregiudizi e della superstizione”, auspicando riforme in campo giuridico, religioso, civile ed educativo. Articolato in tre volumi, l’opera è ricchissima di digressioni, esempi storici, componimenti poetici e note marginali, e propone una vera e propria utopia riformista dai tratti fortemente polemici e provocatori. Pilati denuncia le leggi retrive, l’oppressione delle donne, l’arretratezza dell’amministrazione e del clero, la corruzione dei costumi, offrendo al lettore un’alternativa fondata sulla ragione, sulla tolleranza e sulla modernizzazione istituzionale.

✦ L’EDIZIONE

La presente è la terza edizione, pubblicata nel 1786 a Londra da C. Thompson, tipografo attivo nella diffusione di testi italiani non allineati alle politiche censorie degli Stati preunitari. Edizione accresciuta rispetto alla prima (1767), essa è arricchita da un vasto apparato di note, riflessioni, testi poetici e storici, che rendono l’opera ancora più articolata e “moderna” rispetto al progetto iniziale.

Esemplare completo in 3 volumi in 16°, con paginazioni: (2), 234 [ma numerata 324], (2); (2), 300, (2); (2), 358, (4). Le legature sono coeve in piena pergamena con titoli e fregi dorati su tasselli, numerazione dei volumi inquadrata e decorata. I volumi sono sani, ben legati, con carte fresche e forti, e tagli a più colori, caratteristica rara e decorativa. Copia di grande fascino, con minimi segni del tempo, ideale per collezionisti o studiosi del pensiero politico italiano settecentesco.

✦ CONTESTO STORICO E AUTORIALE

Nel pieno dell’età dei Lumi, in un’Italia ancora frammentata e soggetta all’egemonia culturale e politica della Chiesa e degli antichi stati, l’opera di Pilati rappresenta un grido razionale e accorato per una rigenerazione profonda della società. Scritta e pubblicata in esilio, quando l’autore era già emarginato negli ambienti ufficiali del pensiero, essa incarna il destino di molti riformisti italiani che si trovarono costretti a cercare all’estero uno spazio di espressione.

Londra, Amsterdam, Parigi furono i principali centri editoriali dove circolavano liberamente testi che in Italia sarebbero stati proibiti o bruciati. Questa edizione del 1786 si colloca in un momento di fervore rivoluzionario e pre-napoleonico, e anticipa molti temi che saranno poi centrali nel dibattito post-unitario.

📌 Elementi bibliografici e collezionistici rilevanti

Opera rara e censurata: si tratta di una delle principali opere italiane dell’Illuminismo radicale, spesso oggetto di soppressioni e raramente conservata completa.
Edizione londinese per il mercato italiano: stampata all’estero per eludere la censura, destinata a una circolazione ristretta e colta.
Esemplare completo di 3 volumi, con tutte le carte e in ottimo stato.
Legatura coeva di pregio: piena pergamena con fregi e titoli dorati, tasselli decorati, tagli policromi (caratteristica rara).
Condizioni eccellenti: carte fresche e forti, legature ben conservate, minimi segni del tempo.

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