Alcanna Major Latifolia Denata  – Abraham Munting – Anno di stampa 1696

Alcanna Major Latifolia Denata – Abraham Munting – Anno di stampa 1696

Incisione all’acquaforte finemente acquarellata. Dimensione folio cm. 27 x cm. 42,5 Impronta della lastra cm. 21 x 32

Tavola originale di Abraham Munting (1626-1683) botanico olandese e rinomato artista botanico, la tavola è tratta dall’opera Naawkeurige Beschryving Der Aardgewassen che fu pubblicata nel 1696 dopo la sua morte.

Le incisioni di Abraham Munting sono da sempre ricercate e molto apprezzato perché a differenza delle tradizionali illustrazioni botaniche della sua epoca, nei suoi disegni le specie vegetali erano raffigurate su uno sfondo di paesaggi classici o pastorali, spesso fluttuanti a mezz’aria, creando ambientazioni particolarmente suggestive.

La carta è sana, l’incisione risulta ben impressa, con ampia marginatura e professionalmente acquarellata, ben visibili le battiture della lastra, al cui margine superiore sono presenti al centro la stampa di Fig.51 e al margine destro il numero 213.

Le incisioni botaniche di Abraham Munting sono particolarmente apprezzate per diversi motivi:

1. Rarità – Le opere di Munting, in particolare quelle contenute nel suo libro “Naauwkeurige Beschryving der Aardgewassen” (1696), sono rare e ben conservate solo in poche collezioni private o istituzionali.
2. Qualità artistica e scientifica – Le sue incisioni sono celebri per la combinazione di accuratezza botanica e stile artistico unico, con piante spesso disegnate in paesaggi fantasiosi e decorativi.
3. Tecnica e materiali – Le stampe originali erano realizzate con metodi di incisione e colorazione manuale su carta di alta qualità, rendendo ogni esemplare un pezzo unico.
4. Interesse collezionistico – Le illustrazioni botaniche sono molto ricercate da collezionisti, studiosi di botanica, storici dell’arte e decoratori, il che aumenta la loro domanda e il valore di mercato.
5. Importanza storica – Munting fu un importante botanico del suo tempo e le sue illustrazioni rappresentano una testimonianza fondamentale della conoscenza scientifica del XVII secolo.