Antonio Guadagnoli
Scherzi poetici del Dottore Antonio Guadagnoli d’Arezzo Seconda Edizione
Firenze, nella Stamperia di Giuseppe Formigli, 1824
In 16° (17,5 x 11,5); pagine 86, (6). Brossura editoriale con titoli ai piatti entro cornice tipografica. Contiene: Il naso, sestine, La visione ossia giunta al naso, La ciarla, Il color di moda ossia l’aria sentimentale. Tavola all’antiporta: Naso entro una costellazione con ai suoi piedi il motto “Sic itur ad astra” (così si sale alle stelle), espressione usata da Virgilio, che la fa rivolgere da Apollo al figlio di Enea, Iulo, mentre quest’ultimo fa le sue prime prove di valore, per incoraggiarlo a persistere e conquistare, in tal modo, l’immortalità; si ripete nel linguaggio comune, spesso in tono ironico o sarcastico, con allusione a successi ottenuti con mezzi o meriti discutibili. Segue Tavola incisa a rappresentare ritratto del Guadagnoli
Antonio Guadagnoli fu poeta e letterato, docente di lettere, poté dedicarsi alla vita politica dal 1848, divenne gonfaloniere di Arezzo e passò alla storia per la sua volontà di impedire l’ingresso in città di Garibaldi. Le sue poesie hanno un tono generalmente leggero e colloquiale.
Ottima copia.