LA MARTINELLA Giornale opuscolo settimanale Anno 1891

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LA MARTINELLA giornale opuscolo settimanale Anno 1891 la raccolta presentata consiste in tutto il pubblicato dal numero 1 al numero 17, compreso il numero 13 molto raro perché sequestrato.

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LA MARTINELLA

Napoli Stabilimento Tipografico  R.  Pesole  diretto da G. Bruno 1891

Giornale opuscolo settimanale dimensioni cm. 13 x 18,5, pagine 12, brossura editoriale illustrata. Periodico di piccole dimensioni nato a Napoli l’8 febbraio 1891 con ultimo numero (17 pubblicato il 31 Maggio del medesimo anno. Esce a 12 pagine ed è di tendenza repubblicana e filosocialista.  La raccolta presentata consiste in tutto il pubblicato dal numero 1 al numero 17, compreso il numero 13 molto raro perché sequestrato. Lo stato dei 17 numeri che costituiscono la raccolta è di perfetto.

Non usa accenti polemici perché il proprio intento è quello di non inasprire i rapporti con la censura: La Martinella aborre i sequestri – si legge infatti nel primo numero – mandano a male la vendita! Promette di non farsi sequestrare mai! Salvo casi di forza maggiore, questo si sa. E dopo 13 settimane di pubblicazione il “caso di forza maggiore” è I’ articolo di Angelo D’Ambrosio, per il quale proprio il numero 13 dell’opuscolo della domenica è posto sotto sequestro. L’articolo “Repubblica o cosa pubblica? ” ispirato a una frase pubblicata dalla Tribuna invita a dissipare gli equivoci e dimostrare che la repubblica non è che la manifestazione della cosa pubblica. Ma la Martinella non si perde d’anima e sul n.I4 grida: Animo, egregio collega De Luca, redattore responsabile: dal gabbione faremo propaganda! L’episodio dà I’ idea dello spirito con cui è realizzata Ia pubblicazione. Il secondo numero del periodico, infatti spiega che cosa fosse un tempo la martinella (la campanella che nella battaglia suonava a stormo e che diceva: Dio ci assista) e che cosa rappresenta quella in carta stampata: Storicamente essa conosce la sua parte. Una vocina non c’è che dire, ma acuta come quella di un bimbo che strilla (…) Ha un programma che è un’idealità. Vuole la libertà!

Non è, però, una pubblicazione pedante: pubblica poesie, brevi articoli di commento a fatti politici e, a puntate, il romanzo di Dostoevskij “Povera gente” (che risponde mirabilmente agli intendimenti della Martinella, conciliando un alto intendimento civile ed una estrinsecazione artistica suprema). Fino al 19 aprile il responsabile del periodico è Pasquale Guarino, anche unico compilatore con gli pseudonimi Chicot, Schaunard, Souvarine, Jacques Bonhomme, Abate Liszt.

Poi firma il giornale Errico De Luca. La campagna abbonamenti non ha molta fortuna, per cui da opuscolo di 12 pagine che costa due soldi, la Martinella è costretta a trasformarsi dal 1° giugno 1891 in un foglio al costo di un soldo.

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